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Saul re d'Israele – seconda parte
(Rav Luciano Meir Caro)
Un personaggio importante della storia ebraica, il re Saul, che è stato un momento dirimente della storia ebraica, nel senso che è stato il primo re di Israele, è diventato re sovrano di uno stato ebraico insieme a una quantità di contrasti che esistevano.
Dovete sapere che il popolo ebraico fin dagli inizi è stato abbastanza attento alle individualità. Il nostro popolo è nato dai patriarchi, Abramo seguito da Isacco, seguito da Giacobbe il quale ha avuto dodici figli dai quali sono derivate le famiglie che hanno dato origine al popolo ebraico. Ma queste dodici famiglie, chiamate tribù ma solo per capirsi, hanno sempre mantenuto una forma di individualità che si riconosce persino nel testo biblico nella storia dei figli stessi.
Ognuno aveva le sue caratteristiche, la sua personalità, non sempre andavano d'accordo. Facevano parte della stessa famiglia ma ognuno con le proprie connotazioni. Orbene quando il popolo ebraico dopo la liberazione dall'Egitto, dopo i quarant'anni di soggiorno nel deserto, finalmente è entrato in terra di Israele e ha dato vita a una esistenza più o meno autonoma, questo popolo viveva frazionato in dodici realtà.
Anche il territorio era stato diviso in dodici porzioni: la tribù di Giuda, la tribù di Dan, la tribù di Levi, e ... così via , e per un periodo indeterminato le cose sono andate così. Praticamente ogni tribù faceva per conto suo. Aveva le sue autorità, amministrative, ... lo dico grossomodo perché sappiamo molto poco di questo periodo e ogni tanto si confederavano tra di loro quando c'era un pericolo esterno. Qualche nemico con il quale bisognava misurarsi: qualche volta collaboravano, qualche volta litigavano tra di loro. Orbene questo periodo che è raccontato nel libro biblico dei Giudici è stato un periodo di grandi turbamenti. L'autore del libro dei Giudici, parlando delle difficoltà che c'erano in questa esistenza, sottolinea come ritornello questa frase:
In quei giorni non c'era un re in Israele. Ognuno faceva quello che gli pareva, quello che gli piaceva.
E quindi secondo l'autore di questo libro tutti i guai derivavano dal fatto che non esisteva una autorità centrale, che gli ebrei hanno sempre respinto in qualche modo. C'è sempre stata una forma di opposizione a una autorità centrale.
A un certo punto le cose sono cambiate, le difficoltà esterne ed interne erano notevoli, è nato un movimento in seno al popolo ebraico, siamo circa al 1300/1400 anni prima dell'era volgare, un movimento che diceva: ci vuole una autorità centrale!
E qualcuno voleva un re. E la classe chiamiamola religiosa, i vari profeti, erano contrari. Non avete bisogno di un re, di un sovrano perché ce l'abbiamo già. E il nostro sovrano è il Padre Eterno. Fate attenzione, tenete conto che quando avrete un re questo re farà soprattutto i suoi interessi. Vi chiederà delle tasse, vi farà fare dei servizi obbligatori e così via, quindi non pensate che sarà tutto rose e fiori. Ma nonostante questo a un certo punto è stato nominato un re.
Nella persona di questo Saul, che era un personaggio venuto dal nulla. Apparteneva alla tribù di Beniamino che era tra le tribù ebraiche la più piccola, la meno importante. E che aveva subito anche nelle generazioni precedenti un conflitto notevole avvenuto tra questa tribù e tutte le altre messe insieme. Perché era successo un fattaccio che potete leggere nel testo biblico.
Piccola parentesi, ma molto importante, io mi riferisco alla storia come è raccontata dal testo biblico che però è una storia tutta particolare. Non pensiate di poter ricavare la storia ebraica da questi libri. Anche se si chiamano libri storici non sono storici per niente. Nel senso che l'autore dei libri storici del testo biblico si ripromette tutto tranne che raccontare la storia.
Non c'è mai stato nel mondo antico semitico il desiderio o l'attenzione di raccontare la storia anche perché la storia non esiste, nel senso che viene raccontata da ognuno con i propri occhi. Anche oggi è di moda rivisitare il nostro passato, ci sono dei personaggi straordinariamente importanti della nostra storia italiana che adesso sono rivisti in un qualche modo. Garibaldi sì un bravo ragazzo però se andiamo a guardare in profondità, chissà che cosa salta fuori.
Gli autori dei libri biblici sono personaggi i quali mettono per iscritto non la storia con la esse maiuscola, ma una serie di nozioni, di notizie che sono finalizzate a insegnare qualche cosa. Non è importante il sapere se quella cosa è successa veramente e come è successa, importante che cosa possiamo ricavarne noi.
Questo è il concetto della storia da parte degli autori biblici. Tanto è vero che la storia di questo re Saul, del quale parleremo brevemente ora, è raccontata nel libro di Samuele in parte, il libro è diviso in due parti Samuele primo e Samuele secondo, altre notizie nel libro dei Re e qualche cosa troviamo nel libro delle Cronache, ma è una serie di flash su questo personaggio molto spesso contraddittori. Ci sono delle notizie contraddittorie tra di loro.
Ma l'autore non se ne fa assolutamente un problema. Nel senso che l'autore raccoglie notizie che circolavano.
C'era chi raccontava una certa storia in un certo modo e lui l'ha registrata, qualcuno l'ha raccontata in un altro modo e lui ci mette anche quella. Non ha importanza sapere che cosa è successo esattamente, l'importante è valutare questi singoli episodi e cercare di capirci qualcosa anche per quanto riguarda l'attualità. Per esempio il re Saul.
Aggiungo prima un'altra cosa. Contrariamente ad altri personaggi biblici che vengono raccontati a tutto tondo, per esempio di Davide c'è una serie di notizie molto molto ampie che entrano in molti dettagli e Davide è rappresentato come protagonista, il re Saul ci viene presentato non come protagonista ma sempre in relazione alla storia o di Samuele che era il profeta che lo ha nominato o di Davide che è stato il suo successore. E' una figura intermedia che non ha una sua individualità precisa. Orbene di questo personaggio si raccontano delle cose come dicevo prima che sono in contraddizione.
Per esempio si racconta che a un certo punto una delle figlie di Saul è stata data in sposa a Davide. E questa storia è raccontata più volte con nomi diversi delle figlie. Saul aveva almeno due figlie, non si sa se ha sposato la prima, la seconda o tutte e due. In un passo è raccontato in un modo, in un altro passo è raccontata in un altro. Il contatto tra Saul e il suo successore Davide è raccontato in due modi diversi. Sempre nello stesso libro a distanza di pochi capitoli si racconta che Saul ha conosciuto Davide capitato nell'accampamento militare ebraico perché era andato a trovare i suoi fratelli che facevano servizio miltare. A un certo punto, siccome Saul era affetto da una forma di esaurimento nervoso che lo turbava moltissimo e aveva scoperto che la musica lo calmava, era una buona medicina. E allora si propone. Ma c'è un certo Davide, un ragazzino, che per combinazione sa suonare l'arpa, chiamiamolo perché suoni l'arpa così suonando migliora la situazione psichica del nostro re. L'incontro sarebbe avvenuto per questo motivo: Davide è stato assoldato alla corte di Saul per suonare l'arpa, perché gli faceva bene. E questa è una versione.
C'è un'altra versione che racconta tutto diverso. Sì è vero, Davide si trovava nel campo militare perché era andato a trovare i fratelli che facevano servizio militare e a un certo momento assiste alla sfida di Golia. Golia sfidava, "sentite ebreacci del cavolo perché invece di combatterci fra di noi perché non invitate uno dei vostri eroi che si misuri con me, facciamo una tenzone singola e chi vince darà la vittoria al proprio popolo". Tutti zitti, anche Saul, del quale si racconta che era stato nominato non tanto per le sue qualità intrinseche ma per il fatto che proveniva dalla tribù più piccola, quindi dava meno problemi, secondo era un gran bel ragazzo. Per fare il re ci vuole qualcuno che sia rappresentativo. Era bello, molto più alto del normale, aitante, eroico, tutto quello che volete quindi il primo candidato per combattere sarebbe stato lui. Ma lui ha fatto finta di niente. Sono occupato, non ho tempo.
Mentre questo Golia sfida quotidianamente gli ebrei "perché non trovate un eroe che venga a combattere e a misurarsi con me ? " Davide che assiste si propone. Vado io. Ma come, un ragazzino, togliti di mezzo. Davide va, affronta il gigante Golia e lo ammazza. E da quel momento comincia il peccatino di Saul perché nei testi le donne cantavano delle canzoni che esaltavano il giovane Davide eroe nazionale ed esaltavano meno il re Saul. Questa è una storia conosciutissima anche riportata più volte nell'iconografia. Tutti la conosciamo.
E' entrata a far parte del nostro patrimonio culturale. Salvo che a un certo momento sempre nel libro di Samuele dove vengono raccontate queste cose, al 21 capitolo verso la fine di secondo Samuele, dove si dice che Davide si era circondato di personaggi importanti che l'aiutavano nelle sue campagne e così via. E c'è una sfilza di nomi di persone che avevano fatto atti eroici, per cui si erano distinti. Tra questa sfilza di nomi, che ci dicono poco o niente, c'è scritto ci fu ancora la guerra a Gob contro i filistei ed Elchanan figlio di Ari re di Ortim, non sappiamo se è nome o cognome che faceva parte della professione dei tessitori di Betlemme, ha percosso Golia di Gat che aveva un'arma costituita da un bastone di legno con in cima una lancia che era delle dimensioni di uno strumento dei tessitori.
Si parla sempre di un Golia, che secondo questo testo, Golia sarebbe stato ammazzato, non da Davide, ma da uno degli eroi di Davide, un tale che faceva parte dello staff di Davide. Allora chi l'ha ammazzato? Davide o Elchanan? Ci poniamo il problema. Questa versione di Elchanan è guasta è spuria o era una tradizione locale oppure Elchanan è quello che ha ammazzato Golia ma poi la cosa è stata attribuita a Davide successivamente. Tenendo conto che il libro dei Re è stato scritto da qualcuno che era filo-Davide, della dinastia di Davide. E quindi cerca di mettere in rilievo le sue capacità ma l'autore che scrive queste cose non si preoccupa di questo. Di aver scritto delle contraddizioni clamorose, perché secondo lui questa è la storia C'è chi la racconta così e c'è chi la racconta cosà. Cosa sia successo non sono io in grado di poterlo dire ma è uno storico serio nel senso che riferisce tutte le versioni.
Per cui quel poco che noi sappiamo della storia biblica non possiamo considerarlo storico. Questo è il punto.
Comunque da tutte queste narrazioni risultano alcuni elementi caratteristici.
Con Saul diventato re, stranamente in modo banale direi quasi. Cosa è successo? Una parte dell'opinione pubblica reclamava un re. Samuele non ne voleva sapere. A un certo momento secondo il testo biblico il Padre Eterno si rivolge a Samuele e gli dice "perché te la prendi tanto?" Difendi la posizione di Dio ? è Dio il vero Re. Vogliono un re? Dagli un re. Succede un episodietto. C'era questo Saul il quale era della tribù di Beniamino ed era bello, aitante e faceva il pastore delle asine di suo padre. Queste asine scompaiono, sono andate perdute e il padre manda i figli, compreso Saul, a cercare queste asine. Vanno a cercarle di qua e di là ma non le trovano.
Mentre stava cercando delle asine, qualcuno gli dice, un bel raccontino, ma perché non vai da un re, un veggente, quello ti dice dove sono. Roe era il termine che si usava per indicare un veggente, un profeta prima di essere chiamati neviim profeti.
Vai da lui e lui ti dirà dove cercare le asine. Non possiamo andare perché per andare da un roe bisogna portargli qualcosa. E non aveva niente. Non si può andare a mani vuote. Ma non ti preoccupare, va lo stesso. E questo roe, che sembra che fosse lo stesso Samuele ma è detto in modo molto incerto, quando lo vede dice vieni qua e lo incorona re.
Da pastore e ricercatore di asine smarrite diventa re. E anche qui c'è un altro elemento che voglio sottolinearVi.
Perché l'autore è influenzato dal resto della storia. Di Davide successore di Saul si racconta che è stato incoronato due volte. E anche Saul è stato incoronato due volte. Prima è stato incoronato, non incoronato unto come re una prima volta e poi una seconda volta quasi a conferma della prima. Quindi vedete c'è un discorso che circolava nel mondo antico, secondo il quale uno dei primi re o il primo o il secondo è stato nominato, investito dell'autorità regale per due volte.
E quindi forse si fa un po' di confusione. Possibile che tutti e due siano stati nominati due volte ?
Questo, nonostante non avesse nessuna preparazione, non aveva fatto la scuola di politica da nessuna parte, ripeto veniva dal fare il pastore di asine, si trova a dover guidare un popolo diviso, perché non tutti lo amavano, non tutti erano d'accordo sul fatto di volere un re, e un popolo che si trovava in una situazione politica molto difficile perché aveva dei grossi conflitti o contrasti con le popolazioni locali con le quali si stava convivendo, in primis i filistei.
I filistei erano un popolo strano, il paese in quei tempi era abitato dai cananei, ma c'era un po' di tutto. Forse anche oggi è così. In Palestina c'è un coacervo di popolazioni le più diverse e le più contrastanti fra di loro come idee, origine, e così via. C'erano i cananei una popolazione divisa a sua volta in tante sotto sezioni, c'erano dei residui di una dominazione ittita precedente, e poi c'erano questi filistei. Popolo strambo i quali non erano di origine locale ma proveniva probabilmente dalle isole greche, dai popoli del mare. Si sono stanziati a un certo momento sulla costa della Palestina e sono riusciti a creare uno stato molto forte e bellicoso. Il quale per lungo tempo ha soggiogato gli ebrei che abitavano nel paese.
L'autorità esercitata dai filistei era talmente grande che praticamente non esisteva autonomia tra gli ebrei. Il problema principale era come scuotere la dominazione filistea. Davide si trova a combattere contro i filistei che era una popolazione molto ben armata, e molto preparati nell'uso delle armi. Si racconta in un piccolo episodio che la situazione era tale per cui agli ebrei, anche ai contadini, era proibito possedere strumenti metallici per lavorare il terreno. Dovevano lavorare il terreno con aratri di legno. Perché dice il testo chi voleva possedere uno strumento metallico doveva chiedere il permesso al governatore filisteo. Il quale permetteva solo sporadicamente l'uso di metalli perché, l'archeologia lo ha poi dimostrato, l'esercito filisteo era molto forte perché avevano l'arna segreta, avevano un segreto di fusione dei metalli per cui le loro armi metalliche erano di un acciaio speciale molto più resistente di altri metalli che esistevano.
La situazione era che un ebreo non poteva possedere uno strumento metallico se non con il permesso dell'autorità filistea. C'era quindi questa dominazione filistea della quale gli ebrei volevano liberarsi e poi altre popolazioni, moabiti, ammoniti, idumei, ecc. ecc. che tormentavano localmente gli ebrei. Saul prende in mano questa situazione e cerca di ottenere la massima indipendenza possibile da questo giogo.
E in parte ci riesce, non è arrivato fino in fondo perché poi è morto in battaglia contro i filistei. Comunque ha cercato di unificare il popolo, le varie tribù che erano in contrasto tra di loro creando una unità anche politica e militare. Ha inventato per esempio la coscrizione obbligatoria, è una novità.
La connotazione delle varie tribù era questa: ognuno faceva per conto suo. Che io debba andare a servire in un esercito in cui ci sono anche le altre tribù... un esercito un po' speciale perché i vettovagliamenti, le armi ecc. non venivano fornite dal ministero della difesa ma ognuno se le doveva portare da casa e provvedere al proprio sostentamento procurandosele a livello personale e tenete conto che non esisteva una capitale.
Non c'era una capitale politica, non c'era una autorità centrale, lui ha cercato di fare tutte queste belle cose e c'è riuscito solo in parte. Questo forse giustifica il fatto che questo personaggio a un certo momento è andato in tilt, perché ogni tanto era preso da delle crisi nervose per cui perdeva il controllo della situazione e non era in grado di esercitare la sua autorità come sarebbe stato necessario. E qualche volta veniva consolato dal canto, dalla cetra di Davide e qualche volta no, e nei confronti di Davide aveva, il testo è ricchissimo di episodi, un rapporto di odio/amore. Davide era quello che aveva sposato sua figlia, ecc. ecc. ma un grande odio che derivava forse anche dalla gelosia.
Aveva capito che questo ... in questo ambiente c'era una amicizia profonda molto profonda tra uno dei figli di Saul e Davide. Jonata era figlio di Saul, una amicizia sincera profondissima tra i due e questo faceva molto inquietare Saul che gli diceva "come ti metti con costui, non hai capito che questo ti porterà via il trono?" che dovrai ereditare da me.
Una situazione molto molto pesante. Saul cerca di traghettare il popolo ebraico da una specie di confederazione molto strana dando a questo popolo una unità politica, militare. Non era arrivato al punto di pensare a una capitale.
Gli succederà Davide quando Saul morirà in battaglia contro i filistei, morirà lui e il figlio Jonata, Davide che si era già preparato con grandissimo acume alla successione, non aveva frequentato la scuola dei re non esisteva, fin da principio questo giovanissimo aveva la percezione io prenderò il posto di Saul, quasi una predestinazione, anche con una connotazione che va detta. Davide veniva da Betlemme, faceva parte della tribù di Giuda. Era la più importante e la più numerosa. Il primo re scelto dalla tribù più piccola, la più insignificante, il secondo re invece è espressione della tribù più grande e più prestigiosa. Giuda, se ricordate nella storia biblica di Giacobbe, era stato quel figlio il quale aveva ereditato la primogenitura di Giacobbe.
Non biologica, ma per autorità. Il primogenito di Giacobbe era Ruben. Siccome ha fatto una cosa che non doveva fare, una porcheria, è stato esautorato, è stato un colpo forte perché a quei tempi il primogenito era quello che succedeva al padre in tutto e per tutto. Giuda era stato fatto primogenito degli altri anche se biologicamente non lo era. Questo era già il nucleo, la previsione di quello che sarebbe capitato. La tribù di Giuda è diventata la tribù più importante tante è vero che è rimasto anche nel nome giudei che ha connotato in qualche modo tutto il popolo ebraico.
Giuda vuol dire colui che loda, il lodante Dio, dice la Baroncelli. Veramente allora quando nasceva un bambino non gli davano il nome dal calendario o dei nonni o cose del genere, ma gli davano dei nomi che fossero, e questa è una caratteristica biblica importante che a volte sfugge, davano un nome che era il nome suo personale. E' rarissimo trovare nel testo biblico due persone con lo stesso nome perché ognuno ha il suo nome, il nome è un po' la fotografia la carta di identità della persona. Jeudah è Jeudah non c'è un altro Jeudah perché ognuno di noi è diverso. Il testo racconta che quando è nato questo ragazzo, questo bambino la madre gli ha dato nome Jeudah che vuol dire ringraziare perché avrebbe ringraziato l'Eterno. Ti ringrazio Eterno perché mi hai dato anche questo figlio oltre a quelli che avevo già. Bene, è stato oggetto da parte di sua madre di ringraziamento quando è nato.
C'è un altro elemento. Questo Saul tra l'altro pare che avesse delle aspirazioni - si legge tra le righe del testo, è delicato quello che sto dicendo, a occupare delle posizioni che erano non solo di autorità politica o militare ma anche in qualche modo di autorità religiosa. Che era costituita dal grande Samuele profeta veggente e così via, ma questo Saul cerca di partecipare a volte a cerimonie di culto ebraico, sacrifici e cose del genere, in contrasto con i sacerdoti e con lo stesso Samuele. Quindi forse già in lui c'era questo conflitto che lui cercava di accentrare in sé tra autorità politica e religiosa.
Inoltre frequentava anche degli ambienti profetici. E nessuno sa bene chi era questa gente. Esisteva una classe di persone, o in buona fede o non in buona fede, che si chiamavano neviim i profeti, una setta quasi, un po' invasati forse che circolavano in mezzo alla popolazione e facevano da consiglieri, da indovini, cose di questo genere. La gente riteneva che loro fossero dotati di particolari facoltà per interpretare in qualche modo la volontà di Dio. A un certo momento pare che questo Saul si sia mescolato a questa gente. Quindi una personalità complessa, un tale che è stato precipitato dalla storia in dei compiti per i quali non era stato preparato assolutamente, con dei compiti molto al di sopra della sua persona, che ha cercato di portare a termine alcune cose. Per certe c'è riuscito per altre non c'è riuscito anche per questo suo carattere che era alternante, atteggiamenti a corrente alternata, molto spesso indeciso. In questa ottica del voler frequentare determinati ambienti, sembra che si sia dedicato anche ad azioni che rasentavano la stregoneria.
Forse non ce la faceva più e quindi cercava consigli con dei metodi che non erano consentiti. Aveva fatto la legge contro gli stregoni ecc. ecc. e poi va a interpellare l'aldilà. Faceva delle offerte sacrificali che erano prerogativa dei sacerdoti.
Alla ricerca di popolarità e di autorità e contemporaneamente un carattere che non gli permetteva di operare come avrebbe dovuto. Non so se avrebbe potuto fare diversamente da quello che ha fatto. Per cui questo re è ricordato come il primo re che ha traghettato il popolo ebraico in una situazione statuale che poi è stata messa in pratica da Davide.
Il quale si è dato da fare con straordinaria intelligenza, acume, non faccio dei discorsi di carattere etico perché ne ha fatte di tutti i colori Davide. Ne facevano di tutti i colori allegramente, forse come oggi. Chi detiene il potere ne approfitta, allora ancora più di adesso. Ha avuto un acume poltico proiettato verso il futuro che nessun altro ha avuto come lui. Ad esempio uno dei colpi di genio di Davide è stato quello di inventare una capitale. E questa capitale, Gerusalemme, lui l'ha inventata cercando di collocarla da un punto di vista strategico e etico in qualche modo in una posizione particolare. Gerusalemme era una fortezza gebusea, cioè appartenente a una popolazione sottoclasse dei cananei, che si trovava al confine tra il territorio della tribù di Giuda, la più grande tribù, e la tribù di Beniamino la più piccola . Quasi una specie di enclave extra-territoriale, tra la più piccola e la più grande.
E inoltre ha conquistato quella fortezza, questo villaggetto fortificato perché era nel posto giusto nel crinale superiore dei monti della Giudea che da una parte davano verso la Giordania e dall'altra parte verso il mare, in una posizione centrale del paese. In una posizione strategicamente importante e difendibile. Inoltre ha avuto l'acume (non credo che avesse considerazioni di carattere umanitario) combattendo contro questi gebusei che era una piccola popolazione straordinariamente legata al proprio territorio e che hanno strenuamente difeso la loro città per molti mesi.
Alla fine di questa campagna quando è stata conquistata questa fortezza secondo il diritto del tempo avrebbe dovuto procedere allo sterminio di questa popolazione e lui viceversa non l'ha fatto. E ha detto siccome vi siete battuti con molto coraggio per il vostro territorio io vi concedo riconosco questo legame con la vostra terra e ha lasciato loro la possibilità di risiedere in un quartiere di quella località. Ha pensato: non sono più pericolosi, cerchiamo di assorbirli in mezzo a noi e così ha fatto. Nei secoli successivi, quando Gerusalemme era sottoposta ad assedio di varie popolazioni assiri, babilonesi, ... questi gebusei erano in prima fila a difendere la città. Ci voleva un grande acume per ... ammazzarli non serve a niente, assorbirli dando loro una piccola autonomia ci può essere utile. Davide sarà poi quello che porta avanti i piani di Saul, e realizza quasi tutti quei piani salvo il fatto che successivamente il figlio di Davide Salomone praticamente disperde tutto il capitale politico che era stato accumulato da Davide. Salomone non agisce per continuare ad accentrare il potere, a unificare le varie tribù e alla fine del regno di Salomone avverrà la divisione del regno: le varie tribù si distaccano dalla tribù di Giuda e il popolo ebraico si dividerà in due stati.
Il regno di Giuda e il regno di Israele. Tribù di Giuda per il regno di Giuda e quasi tutte le altre tribù per il regno di Israele.
Quindi nonostante le lotte molto intense, il sangue e il dolore e poi qualcuno non riesce a portare avanti quanto è stato ottenuto con straordinari sacrifici. Questo Saul è stato oggetto di ricerche di carattere letterario perché persona dal duplice carattere: un tale che ha cercato di unificare il popolo, bisogna riconoscerlo, in condizioni straordinariamente difficili e il cui carattere non era all'altezza delle difficoltà. Non ce l'ha fatta dal punto di vista psichico. E quindi un tormento continuo tra decisioni positive e decisioni negative, tra amore e odio. Pensate che spesso chiamava Davide figlio mio, vieni qua ecc. ecc. e qualche volta si racconta che quando ha dato in sposa la prima o la seconda figlia a Davide, glie l'ha data con questo retro pensiero: così vivendo attorno alla corte trovo il modo di farlo fuori. Da una parte c'era l'amore, il rispetto nei confronti di questo giovane e dall'altra parte la consapevolezza che quello avrebbe preso il suo posto e quindi la volontà di farlo fuori. Dargli la figlia, strumentalizzando questa cosa, così ce l'ho sotto mano e lo elimino più facilmente. Ecco questo era il re Saul.
Saul vuol dire richiesto, domandato. Il testo non lo dice ma la madre l'ha chiamato così perché voleva un altro figlio.
Si può intendere anche come forse richiesto dal momento storico. Ci voleva uno come lui che ha adempiuto in parte alle sue prerogative e ci ha lasciato la pelle poi. Letterariamente questi testi sono molti belli, leggetevi la elegia che Davide ha poi composto in onore del re Saul e del figlio Jonatan. Erano morti in battaglia contro i filistei, i cadaveri rapiti dai filistei che ne avevano fatto dei trofei di guerra e Davide è riuscito a rapire questi cadaveri e dar loro giusta sepoltura. Anche questo è bello, non si sa bene come sia morto questo Saul perché ci sono delle versioni diverse. Secondo una versione Saul in battaglia combattendo contro i filstei si ritrova circondato e si sarebbe suicidato per non cadere vivo in mano ai filistei e affinché non potessero dire abbiamo ammazzato il re degli ebrei, mi ammazzo io. Secondo un'altra versione avrebbe chiesto a un suo scudiero "ammazzami" perché voglio essere ammazzato per ordine mio da uno dei miei piuttosto che dai miei nemici.
Quando questo scudiero si presenta a Davide e racconta come sono andate le cose, eravamo nel mezzo della battaglia e quando Saul si è visto perduto mi ha chiesto di ammazzarlo e io ho ubbidito e l'ho ammazzato. E Davide gli dice "hai avuto il coraggio di alzare la tua mano contro il re di Israele" e l'ha fatto fuori.