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Visita dell'Amicizia Ebraico-Cristiana della Romagna al Ghetto di Venezia
Domenica 14 giugno 2015 alcuni membri dell'Amicizia ebraico-cristiana della Romagna e loro amici, con la sottoscritta, abbiamo visitato il Ghetto ebraico di Venezia come stabilito nel programma primaverile dell'associazione. Sorella acqua, preziosa e casta, così cantata da san Francesco, ci ha accolto e accompagnato durante la giornata in alternanza con qualche schairita. Il Santo poverello non ha detto nulla di nuovo nel suo Cantico in quanto già il Testo biblico presenta la lode nella benedizione dell'acqua, paragonata alla Parola del Signore che scende dal cielo per irrorare la terra umana adamah. E così è stato profeticamente per noi a iniziare dall'incontro con il Rabbino Capo della Comunità Ebraica veneziana, Shalom Babbout nella sala della Comunità ebraica. Negli anni '80 avevo avuto la grazia e la gioia di conoscere rav Shalom in un incontro da lui presieduto nella Comunità ebraica di Firenze, quando era rabbino capo Luciano Meir Caro. Se questo lontano primo incontro con rav Babbout era stato per me entusiasmante, non di meno lo è stato questo secondo incontro che definirei altamente spirituale.
Dopo la presentazione da parte mia dei 32 partecipanti e l'esposizione delle motivazioni ebraico cristiane a conclusione dei corsi di Ebraico biblico a Ravenna e a Forlì, rav Babbout ci ha letto direttamente dal testo del Sefer Ha-Zohar di rav Shimon bar Yocay, definito libro dei libri della saggezza della Kaballah, la presentazione delle 22 lettere ebraiche, che volevano essere ognuna la prima a iniziare il testo biblico.
Abbiamo lasciato a rav Babbout il libro di Primo Fornaciari "I ragazzi venuti dalla terra di Israele" e alcune riproduzioni di pergamene della bottega senese di Even Caredio presenti nella nostra sede di Ravenna. A conclusione della mattinata abbiamo cantato insieme in ebraico il Salmo 133, molto importante per ebrei e cristiani. Naturalmente abbiamo invitato rav Babbout a Ravenna per una conferenza e la visita ad alcuni documenti ebraici presenti nell'Archivio e nella Biblioteca diocesana.
Il pranzo kasher presso il ristorante Ghimel Garden che si affaccia sulla piazza del ghetto è stato gradito da tutti per la varietà delle portate tipiche della cucina ebraica veneziana. La responsabile del ristorante ci ha rivolto l'invito a partecipare alla cerimonia dell'ingresso del Sabato il venerdì sera dietro prenotazione.
Nel pomeriggio abbiamo visitato le sinagoghe, il museo e soprattutto la biblioteca, acquistando preziosi e particolari libri.
Maria Angela Baroncelli Molducci